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CNA TC a confronto con il Comune di Serravalle P.se. La Presidente Calabria “Tassazione locale, infrastrutture, servizi, abusivismo: ecco come favorire la competitività delle imprese”

“Confronto e proposte sullo sviluppo economico ed il sostegno alla Piccola e Media Impresa”. Questo il titolo dell’incontro organizzato da CNA  Toscana Centro – Area Territoriale Pistoia Città – che nella Sala Consiliare di Casalguidi ha visto un dibattito aperto tra  i vertici dell’Organizzazione e la Pubblica amministrazione, sui temi prioritari per le imprese alla presenza della Presidente territoriale CNA Toscana Centro e Vicepresidente nazionale CNA,  Elena Calabria, del Vicedirettore CNA Toscana Centro, Stefano Vivai, del Vice Sindaco e Assessore con delega al bilancio di Serravalle, Federico Gorbi, e di Roberto Bardelli, Assessore con delega a Sviluppo Economico e Attività Produttive, ed una nutrita rappresentanza di imprese del territorio.

Come sottolineato dalla Presidente di Cna Toscana Centro ELENA CALABRIA, che ha introdotto il dibattito, “crediamo fortemente nella necessità di una visione strategica d’insieme che converga sull’impresa come unico snodo capace di creare sviluppo e valore aggiunto da distribuire, per questo il nostro obiettivo è avanzare proposte che facciano da stimolo per migliorare la capacità delle istituzioni di incidere sullo sviluppo locale migliorando la competitività delle imprese”. Per quanto riguarda il Comune di Serravalle, sono diversi i fronti da evidenziare.

In primis si preannunciano “aumenti in arrivo sulla TARI “.Questo – prosegue Calabria –  è un incremento insensato, imposto al Comune di Serravalle da ALIA tramite la relativa delibera dell’Assemblea Sindaci ATO, nonostante “l’eroico” parere contrario espresso proprio dal Comune di Serravalle. A nostro parere siamo di fronte ad un’assurdità visto che l’aumento imposto penalizza, invece di premiare, un territorio che ha ottenuto ottimi risultati attraverso il sistema della raccolta differenziata. La precaria programmazione del piano regionale rifiuti aggiunta alla mancanza di soluzioni gestionali efficaci di Alia, determinano una congiuntura negativa non più sostenibile in carico ad imprese e cittadini”.

Di qui la proposta avanzata da CNA di promuovere, presso gli organi decisionali dell’ATO l’esigenza di recepire la normativa nazionale  (decurtazione superfici produzione rifiuti speciali),  superare l’anomalia di regolamenti comunali difformi,  introdurre costi standard con possibilità di affidamento dei servizi essenziali in relazione a criteri di efficientamento aziendale e quindi riduzione dei costi del gestore, superamento del tributo in tariffa. I Comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono infatti prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, al posto della TARI.

CNA ha inoltre proposto il mantenimento ed il potenziamento dell’agevolazione Tari prevista per le start up a tutte le imprese indipendentemente dall’età anagrafica del titolare, l’applicazione del cd. Decreto Minniti per l’agevolazione Imu in relazione ad eventuali sistemi di videosorveglianza installati dalle aziende e soprattutto l’abolizione della TASI sugli immobili produttivi.

Ma non è tutto. In occasione del confronto, sono state presentate proposte in materia di INFRASTRUTTURE, ponti indispensabili per legare i territori allo sviluppo ed alla contemporaneità. In particolare sul piano dei lavori pubblici, visto il trend negativo del settore costruzioni, è necessario individuare tutti gli strumenti utili ad attivare politiche attive di sostegno concreto alle imprese del territorio, alzando il livello di legalità, concorrenza e trasparenza del mercato, oltre all’attivazione di un vero percorso partecipativo per la redazione del PIANO OPERATIVO. Infine, sul fronte dell’ABUSIVISMO, conclude Calabria, “è necessario combattere la concorrenza sleale di chi lavora in modo non regolare. Occorrono maggiore legalità, trasparenza, efficienza e collaborazione. Sono necessari tavoli di confronto con tutte le componenti istituzionali, associative e gli organi di vigilanza, per monitorare il fenomeno, predisporre azioni coordinate, informare i consumatori sui rischi che si corrono ricorrendo all’utilizzo di servizi e prodotti non regolari. Per questo CNA propone la definizione di un protocollo con l’Amministrazione comunale al fine di istituzionalizzare modalità e procedure di segnalazione e controllo delle attività abusive”.

“Ormai esaurito l’effetto positivo della congiuntura nazionale, la nostra realtà territoriale pistoiese ,da sempre in maggiore difficoltà rispetto agli altri territori toscani, necessita di misure coraggiose, immediate ed efficaci a favore della piccola e media impresa cuore pulsante della nostra economia”

 

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