Si è tenuto oggi il tavolo di lavoro con i parlamentari del territorio per cercare strategie utili ad aiutare le imprese ad affrontare la crisi della filiera tessile. Oltre ai parlamentari, Chiara La Porta (FdI), Erica Mazzetti (Forza Italia) e Christian Di Sanzo (Pd), al tavolo hanno partecipato la sindaca di Prato Ilaria Bugetti, Claudio Bettazzi Presidente CNA Toscana Centro, Marcello Gozzi in rappresentanza di Ctn, Marco Bucci segretario Cisl Prato, Rodolfo Zanieri (Uil), Dalila Mazzi presidente Camera di Commercio di Prato e Pistoia e il consigliere regionale Marco Martini.
Purtroppo, stando ai dati, negli ultimi dieci giorni la richiesta di disoccupazione per il settore moda a Prato è aumentata del 15%-20% rispetto allo scorso anno, inoltre la proposta di CNA Toscana Centro e Confartigianato per la moratoria F24 non è stata è stata inserita nel decreto Omnibus. Ora è una lotta contro il tempo per provare a trovare uno spazio nel Ddl Concorrenza o nella legge di bilancio.
“La crisi morde e non c’è più tempo da perdere. Con le altre associazioni abbiamo inviato la nostra proposta al Ministero per la moratoria degli F24 – spiega Claudio Bettazzi – secondo la quale potevano averne diritto le aziende con un fatturato inferiore al 30% rispetto al 2023, abbiamo anche specificato i tempi di durata e le modalità di restituzione dei contributi non versati. Questa richiesta non avrebbe appesantito le casse dello Stato perché si sarebbe trattato solo di uno slittamento utile a consentire alle aziende una boccata d’aria, ma non è stata ammessa per un problema tecnico. Ora è urgente trovare soluzioni alternative e immediate perché la crisi non accenna a rallentare e mette a rischio l’occupazione e la tenuta stessa dell’intera filiera tessile e moda”. Una conseguenza della mancanza degli ordini, ma anche dei fardelli che gravano sulle spalle delle imprese, in modo particolare quelle artigiane.
“Le proposte potrebbero essere inserite nel decreto Concorrenza le cui audizioni sono in corso proprio in questi giorni – ha spiegato l’onorevole Erica Mazzetti -. Oggi ci sono state presentate le priorità del distretto e da qui partiremo Le criticità sono note ora bisogna bloccare l’emorragia e mettere in sicurezza le aziende” .
Al tavolo è stato ribadito da parte dei parlamentari l’impegno nel ministero del lavoro per creare una cassa integrazione in deroga anche per le aziende con meno di 15 dipendenti, entro dieci giorni dovrebbe essere pronto il testo.
Oggi si è anche discusso del futuro e quindi della possibilità di ottenere nuovamente risorse per lo sviluppo del distretto. “La strada da percorrere – ha spiegato onorevole Chiara La Porta – è quella dei decreti attuativi per il decreto Made in Italy, approvato nel dicembre del 2023. In particolare dell’articolo 11 che valorizza i tessuti tessili di fibra naturale o da riciclo e sulla norma per la creazione di un marchio Igp per Prato”.
Sicuramente sembra difficile poter riottenere i 10 milioni che sono arrivati al distretto dal Governo Draghi. “Oggi è stato un momento importante – ha spiegato Benedetta Squittieri assessore alle attività produttive – perché abbiamo condiviso con i parlamentari pratesi le necessità del distretto: la cassa integrazione in deroga e la moratoria F24. Proposte che ora saranno proposte al Governo con la forza dell’unità. Si è parlato anche di prospettiva e della possibilità di rendere strutturali i 10 milioni del governo Draghi partendo dal presupposto che sappiamo fare politiche industriali e abbiamo la capacità di spendere i soldi investendo sui temi fondamentali come la digitalizzazione e la transizione economica”.