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Domani per la mobilitazione delle imprese a Roma, 4 pullman da Prato e chiusura degli uffici delle organizzazioni di Rete Impresa

mobilitazionerete fb ridotta RETE IMPRESE ITALIA PRATO informa che domani – Martedì 18 febbraio – TUTTI GLI UFFICI di CNA, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI e CASARTIGIANI e le relative sedi resteranno CHIUSE  PER L’INTERA GIORNATA.

La decisone è stata presa  dai vertici delle 5 Associazioni per consentire ad un numero maggiore possibile di imprenditori e dipendenti di aderire alla grande mobilitazione nazionale di piccole e medie imprese “Senza Impresa non c’è Italia, Riprendiamoci il futuro”, indetta da Rete Imprese nazionale che si terrà appunto domani a ROMA in Piazza del popolo. 

Conf-Stampa-Rete-Imprese004_imagelargeE’ prevista la partecipazione di migliaia di imprenditori, sia artigiani che commercianti, provenienti da tutto il Paese e in particolare, da Prato partiranno ben 4 pullman con destinazione Roma, destinati a confluire nelle località  di ritrovo coordinate da Rete Imprese. Gli imprenditori chiederanno con forza una svolta concreta nella politica economica del Paese.

Alla manifestazione interverranno, a partire dalle ore 12, i presidenti delle cinque associazioni: Marco Venturi (Portavoce di Rete Imprese Italia e Presidente di Confesercenti), Daniele Vaccarino (Cna), Giacomo Basso (Casartigiani), Carlo Sangalli (Confcommercio) e Giorgio Merletti (Confartigianato).

La complessa situazione politica e gli ultimi sviluppi sul fronte governativo non devono infatti oscurare il disagio profondo dell’economia reale: negli ultimi cinque anni hanno chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta dal nostro Paese è diminuita del 9%, la disoccupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più.

Nel frattempo, la pressione fiscale ha raggiunto il 44,3% del PIL (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre quella “legale” (su ogni euro di PIL dichiarato) si aggira intorno al 54%.

Il mondo dell’impresa diffusa, dell’artigianato e del terziario di mercato, che rappresenta il 94% del tessuto produttivo dell’Italia e ne è il principale motore contribuendo per il 62% al valore aggiunto, chiede subito un cambio di rotta e risposte concrete per uscire da una crisi che lo ha colpito duramente: l’incidenza della tassazione sui profitti ha raggiunto il 66%, il 20% in più della media europea, mentre la burocrazia costa alle PMI 30 miliardi di euro l’anno e il credito è in calo dal 2011.
Rete Imprese Italia sottoporrà all’attenzione della politica alcune proposte attuabili rapidamente, che possano ripristinare un clima positivo e di maggior fiducia nel futuro.

 

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