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Elaborata al tavolo di confronto con CNA Toscana, associazioni e forze sociali, l’ordinanza regionale a misura di artigiani e piccole imprese

Ridotti obblighi e responsabilità a carico del datore di lavoro con l’ordinanza regionale per ripartire in sicurezza negli ambienti di lavoro. CNA Toscana ha partecipato al tavolo di confronto tra Regione Toscana, categorie economiche e parti sociali puntando alla semplificazione delle misure per il contenimento del contagio.

Il risultato del lavoro di CNA Toscana è una serie di regole a misura di artigiani e piccole imprese che potranno procedere alla sanificazione anche con semplice acqua e varechina autodichiarando la pulizia dei locali aziendali, ricorrere ad acqua e sapone per la detersione delle mani, prevedere divisori solo in mancanza della distanza di sicurezza. Nel caso non si riesca a garantire la distanza di 1,8 mt fra ciascuna postazione di lavoro potranno essere installati dei pannelli o le mascherine FFP2. Se queste non si trovano potranno essere sostituite con due chirurgiche. L’utilizzo dei guanti monouso non sarà obbligatorio.

Interventi di agevole attuazione e con alternative sostenibili in caso di difficoltà di approvvigionamento di dispositivi di sicurezza: un risultato sollecitato a gran voce da tutti i settori per non appesantire la Fase2 dal punto di vista organizzativo ed economico, oltreché sul piano delle responsabilità in capo al datore di lavoro.

Adesso, con queste linee guida sulla sicurezza, da applicare in maniera rigorosa, si apriranno tavoli con specialisti di CNA e delle altre associazioni per definire i protocolli di sicurezza dei diversi comparti produttivi e di servizio.

Al centro del confronto anche il preliminare di “patto di responsabilità per la sicurezza e la ripresa” sottoscritto da Regione, CNA Toscana, forze sociali, ANCI e UPI, si rifà al patto per lo sviluppo del luglio 2009 con l’obiettivo di gestire l’exit strategy in materia condivisa ed in tempi brevi, partendo da una piattaforma regionale sulla sicurezza che consente ai territori (province o aree vaste) di intervenire secondo la specificità produttiva, in una logica di distretto.

Definito questo importante passaggio, il governatore Enrico Rossi ha inviato una lettera al premier Giuseppe Conte per richiedere la riapertura delle attività produttive della Regione, a tutela della competitività del sistema imprenditoriale regionale. L’obiettivo è quello di far riaprire tutte le imprese partendo immediatamente da quelle a maggior tasso di concorrenza.

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