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No alla Tari sulle superfici in cui si producono rifiuti speciali

In tre Comuni, Agliana, Montale e Quarrata, c’è ancora tempo fino al 30 giugno per chiedere le esenzioni

Il caso Pistoia fa scuola in Italia. Grazie ad una battaglia decennale intrapresa dalla CNA di Pistoia le aziende possono finalmente esigere un cambiamento e chiedere a gran voce una riduzione della Tari e l’esenzione del pagamento di quest’ultima dalle superfici in cui si producono rifiuti speciali.

È stata la Corte Suprema di Cassazione a sancire definitivamente questo principio, ribadendo le posizioni ministeriali e determinando un precedente giurisprudenziale che i Comuni non possono più ignorare.

Con la sentenza n. 9858/2016 la Corte ha infatti dato ragione a una ditta di Lamporecchio che nel 2006 aveva fatto ricorso contro il Comune e Publiambiente. Oggetto della disputa era stato il pagamento della TIA sulle superfici su cui l’azienda aveva dichiarato di produrre rifiuti speciali. Dopo una battaglia legale durata 10 anni, che la CNA di Pistoia ha combattuto a fianco dell’azienda, è finalmente arrivata la sentenza che segna un punto di svolta sul fronte della tassazione locale. La Sezione Tributaria della Corte ha infatti espressamente dichiarato che, come per la Tarsu, anche per la Tia, considerata una semplice variante di quest’ultima, “nella determinazione della superficie tassabile non si tiene conto di quella parte di essa ove per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione si formano di regola rifiuti speciali”. Tale principio è valido anche per l’attuale Tari, imposta comunale sui rifiuti istituita con la Legge di Stabilità 2014.

“Si tratta di una grande vittoria – commenta il Direttore Generale della CNA di Pistoia, Stefano Vivai – per l’azienda e per la CNA. Dieci anni fa, quando seguivo l’ufficio ambiente e sicurezza della Valdinievole, insieme ai titolari della ditta decidemmo di contestare delle fatture di Publiambiente che di fatto imponevano una doppia tassazione. Le superfici interessate dalla TIA corrispondevano anche a quelle dove venivano prodotti rifiuti speciali, smaltiti dall’impresa a proprie spese. Dopo tre gradi di giudizio e 10 anni di battaglie, che siamo stati in grado di combattere anche grazie all’ausilio della CNA Nazionale che ha supportato una parte delle spese legali, finalmente è arrivata la sentenza che dà ragione a una posizione che CNA sostiene da tempo”.

Grazie a questa sentenza le imprese avranno più forza nel richiedere ai Comuni le esenzioni dovute e la CNA di Pistoia, attraverso la propria società CSA, mette a disposizione le proprie competenze per aiutare le imprese nel calcolare l’effettiva imposta dovuta al Comune di appartenenza. Nei territori di Agliana, Quarrata e Montale c’è ancora tempo fino al 30 giugno per chiedere la riduzione della Tari.

Per informazioni rivolgersi a Matteo Conforti, telefonando al numero 0573 921280.

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