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Piano Urbanistico Operativo – Le imprese CNA all’assessore Valerio Barberis: “Ecco quali cambiamenti servono per sostenere un’economia manifatturiera, innovativa, di qualità e competitiva”

Incontro imprese Ass. Barberis - 31.03 (4)Una sala gremita di imprenditori CNA  si è confrontata il 31 marzo scorso con l’assessore comunale Valerio Barberis sul Piano Operativo Urbanistico destinato a cambiare il volto della città. Sul piatto, gli imprenditori coordinati dal Presidente Claudio Bettazzi e dal Direttore Cinzia Grassi hanno messo un nutrito elenco di proposte sugli interventi e sulle opere ritenute necessarie sia ad assegnare a Prato nuove funzioni strategiche nel cuore della Toscana sia a costruire il futuro di un sistema economico complesso  basato su manifatturiero, innovazione tecnologica, servizi a infrastrutture e viabilità, aree di recupero e valorizzazione del territorio.

Ecco, in sintesi, le proposte.

L’atto di indirizzo per la formazione della variante del Piano Strutturale e del nuovo Piano Operativo del Comune di Prato deve contenere nei suoi indirizzi programmatici le linee di intervento di programmazione necessarie per accelerare la ridefinizione del distretto industriale pratese verso un modello di sviluppo moderno e attuabile attraverso interventi che incidano in maniera sostanziale nel nuovo disegno della città.

Incontro imprese Ass. Barberis - 31.03 (1)Riteniamo che all’interno di tale documento si ritrovino molti elementi che fanno intravedere una visione di città di cui in via assoluta e principale ne riconosciamo il ruolo strategico all’interno del contesto di area vasta metropolitana.

Sono questi i tempi in cui si deve discutere delle caratterizzazioni più opportune e dell’introduzione dei criteri più adeguati per arrivare nel più breve tempo possibile alla costruzione degli strumenti di programmazione urbanistica.

Come CNA, fin dalla precedente giunta, abbiamo – anche insieme a Rete Imprese Prato –  denunciato la necessità di identificare all’interno della cornice del piano strutturale le priorità che interessano il mondo delle imprese:

  1. completare il sistema dei servizi funzionali al sistema produttivo locale migliorando le infrastrutture, i collegamenti, gli insediamenti produttivi, il piano della logistica sia urbano che di area vasta, il piano energetico locale
  2. riqualificazione territoriale e urbana finalizzata ad un innalzamento della qualità anche progettuale degli edifici e degli spazi pubblici
  3. la necessaria collocazione dei progetti all’interno di un contesto che veda Prato centro strategico delle nuove funzioni regionali e di area vasta

AREA VASTA

Incontro imprese Ass. Barberis - 31.03 (6)E’ questa la scala necessaria per affrontare in maniera adeguata molte delle criticità dell’attuale fase di sviluppo. Le tematiche che devono essere affrontate a tale livello sono:

  • la mobilità: con offerta di infrastrutture e servizi che deve strutturarsi tenendo presente questa scala e garantendo una gerarchizzazione ed una separazione di competenze ad oggi inadeguata
  • funzioni di servizi: la dematerializzazione dell’economia e la crescita del terziario, presuppongono uno sviluppo di funzioni che nel concetto di area vasta possono trovare le dimensioni adeguate
  • politiche ambientali: le connessioni e le infrastrutture necessarie sono tali che una scala solo comunale non consente di rispondere ai bisogni di un territorio che ha sempre maggior necessità di essere competitivo
  • servizi turistico culturali: analoga scala si impone per l’analisi della domanda e dell’offerta di servizi connessi in tema turistico culturale

Apprezziamo il processo avviato tra le due Giunte riunite in seduta congiunta a febbraio ad Artimino dal cui confronto è scaturito il documento comune che indica il lavoro che sarà portato avanti tramite 6 gruppi di lavoro composti da Sindaci e Assessori.

PRATO POLO MANIFATTURIERO

Il Piano urbanistico operativo traccia le linee di una Prato del futuro. Bene. Ma in questo disegno generale rileviamo con preoccupazione la scarsa attenzione ai processi produttivi manifatturieri che sono stati, sono, e devono restare la principale caratteristica della nostra città. Prato è ancora una città manifatturiera. Manteniamola tale orientando le scelte urbanistiche a supporto dei poli produttivi che dovranno tipicizzarsi sempre più con imprese avanzate, di qualità, competitive. Ecco perchè all’interno del mondo imprenditoriale vanno ridisegnati i ruoli, ma è necessario un confronto serio con l’amministrazione perché la nostra vocazione pretende un ripensamento su quali saranno le aree manifatturiere da potenziare con servizi, infrastrutture, collegamenti, aree vocate. Abbiamo l’occasione di recuperare il manifatturiero come terreno sul quale scommettere per il rilancio del distretto e vorremmo una città più attenta a queste esigenze e quindi capace di attivare funzioni che rendano Prato più attrattiva grazie ad un piano di viabilità e logistica più strutturato e capillare, un polo espositivo dedicato alla promozione del maniftturiero di eccellenza,  una rete logistica più funzionale ed efficace, l’attivazione di un percorso di riqualificazione del Macrolotto 2 e del Macrolotto 0, sul loro futuro e sui servizi per le imprese che potrebbero accogliere.

Riqualificazione urbanistica ed energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato                                  

La nota crisi strutturale e congiunturale dell’edilizia chiede risposte immediate e attente anche alla luce del fatto che una ripresa del settore sarebbe in grado di trainare il distretto fuori dalla crisi.

Per questo alle istituzioni chiediamo di creare un contesto favorevole al rilancio del settore e un piano specifico per gli edifici pubblici che preveda:

 

  • Piano per la “rottamazione” dei tetti in amianto e la realizzazione di coperture integrate con impianti fotovoltaici e per la produzione di acqua calda
  • Semplificazione dei regolamenti edilizi e previsione di incentivi urbanistici ad hoc
  • Omogeneizzazione e uniformità dei regolamenti nei Comuni di area vasta
  • Creazione di un tavolo di confronto per valutare progetti sostenibili redatti da imprese e tecnici
  • Stesura di un piano di piccole opere per la manutenzione e il mantenimento degli edifici pubblici che sia terreno di sperimentazione del nuovo Codice degli Appalti, comprensivo di lavori sotto soglia per le piccole imprese, strumento del sorteggio (come già applicato a Sesto Fiorentino grazie ad un accordo tra i Comuni)

 

 

MACROLOTTO ZERO 

La legge di stabilità 2016 istituisce un programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia e destina un fondo di 500 milioni di euro all’attuazione del programma.

La CNA si candida a soggetto promotore, insieme agli altri soggetti pubblici e privati del territorio, per costruire un progetto che definisca il miglioramento della qualità del decoro urbano, la manutenzione, il riuso e la rifunzionalizzazione di strutture edilizie esistenti e l’accrescimento della sicurezza dei cittadini.

Il cantiere sperimentale vorremmo fosse il Macrolotto Zero dove, come CNA, stiamo dando vita ad un laboratorio di idee partecipato tra cittadini, imprese, commercianti, servizi, luoghi culturali, e che vorremmo fosse un incubatore per la costruzione o per il ridisegno dell’area.

Nel laboratorio sono attive anche le imprese e i cittadini cinesi che stanno apportando un contributo di proposte e progetti interessanti per la riqualificazione delle funzioni dell’area in cui ormai convivono etnie diverse.

 

CARATTERIZZAZIONE DEL RUOLO DELLA DECLASSATA 

Esigenza di caratterizzare questa infrastruttura in funzione della viabilità, ma soprattutto in funzione delle costruzione intorno a questa arteria di collegamento di un’area strategica multifunzionale sovrapposta alla Declassata, direzionandola verso funzioni espositive, di commercializzazione e di attrezzature ricettive.

Condividiamo l’idea del riuso di edifici industriali per la realizzazione anche temporanea di luoghi fisici che trovano collegamento con le iniziative fieristiche fiorentine, piuttosto che come integrazione con tutto il sistema museale.

 

ICT 

Condividiamo l’impostazione di indirizzare verso comparti urbani specifici il nucleo di oltre 400 imprese presenti a Prato che operano nel settore ICT. Come CNA, per primi, abbiamo dato vita ormai da oltre un anno a C Nova – un incubatore virtuale di filiera ICT – che lavora a fianco delle imprese manifatturiere per aprirle al mondo e farle crescere. Crediamo che questa esperienza possa rappresentare un valore aggiunto di cui il Comune possa avvalersi nella costruzione delle strategie che servono affinché l’infrastrutturazione delle imprese passi da una nuova collocazione, anche urbanistica, che favorisca l’accelerazione delle imprese ICT ma anche di quelle da loro servite.

 

IL PARCO 

Dobbiamo riconoscere a questa Amministrazione l’intuizione e il coraggio di aver pensato ad una grande rivoluzione urbanistica nel cuore della città e di farne anche un’occasione unica per il rilancio di tutta l’immagine di Prato.

Detto questo, dobbiamo ribadire la necessità di tutelare e considerare le molteplici esigenze che non possono non essere prese in considerazione da un punto di vista socio-sanitario e di servizio alla città e ai cittadini e che, ad oggi, sono presenti in quei luoghi con funzioni post-ospedaliere, sanitarie, assistenziali e sociali di fondamentale importanza per lo sviluppo del nostro territorio.

Per questo è necessario finalizzare risorse e investimenti che sono originati dall’Accordo di Programma a nuove strutture ad indirizzo socio-sanitario con un’attenzione rivolta in particolare alle nostre eccellenze sanitarie. Queste ultime infatti rappresentano di per sé un richiamo per la nostra città e in quanto tali vanno garantiti anche tutti i servizi annessi perché possano divenire sempre più funzionali.

 

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