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Rallentamento e disservizi inaccettabili per il bonus 600 euro. EPASA-ITACO e tutti i patronati del CIPLA scrivono all’INPS

Per la richiesta dell’indennità di 600 euro, si trovino soluzioni più pratiche, come l’invio massivo delle domande attraverso i patronati, per evitare che l’inoltro, uno per volta, mandi in tilt i sistemi informatici. L’inoltro delle richieste per ottenere l’indennità attraverso il sito dell’Inps continua a registrare rallentamenti e disservizi inaccettabili.

Nessuno rimarrà escluso dal beneficio, dice l’INPS, ma ci vuole una maggiore funzionalità, accessibilità e serve poter accedere con un invio massivo da parte dei patronati.

È la richiesta avanzata dal Patronato Epasa- Itaco insieme agli altri aderenti al CIPLA in una lettera inviata ai vertici dell’INPS. I patronati, che continuano a operare su tutte le sedi del territorio, sin dal primo giorno di invio delle domande denunciano un continuo blocco dell’accesso sul portale dell’INPS. Blocchi che hanno spinto l’Istituto a sospendere temporaneamente il servizio. Inefficace è stato lo scaglionamento delle aperture.

Per tutta la mattinata di ieri e di oggi, denunciano ancora i patronati, si sono registrati caricamenti bloccati, clessidre infinite, interruzione del servizio, difficoltà di inserimento delle deleghe. E intanto i cittadini inviavano le richieste, in quella fascia oraria riservata ai patronati e consulenti.

Nella lettera all’INPS viene confermato l’impegno e la disponibilità a collaborare con l’Istituto per alleviare il comune peso operativo di questa difficile fase.

 

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