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Varato il “Cantiere Recovery Pistoia”. CNA insieme a Distretto Vivaistico e Ordine degli Architetti di Pistoia per proporre innovazione e rilanciare l’economia

CNA Toscana Centro, il Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia e l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Pistoia, danno vita al Gruppo di co-progettazioneCantiere Recovery Pistoia” con l’obiettivo di elaborare un unico documento di proposte territoriali per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund e della relativa programmazione economica dell’Amministrazione Regionale, in linea con le missioni e le relative componenti funzionali a realizzare gli obbiettivi economico-sociali definiti nel PNRR.

A fronte dei 13 miliardi destinati alla Toscana dal Next generation Eu, infatti, il gruppo di tre dei maggiori protagonisti della scena economica e professionale territoriale, si è coordinato per far affluire a Pistoia nuove idee e nuova linfa, utili ad attivare una programmazione economica che contenga tutte le opere e gli interventi strategici dei quali l’area pistoiese ha urgente necessità, sia per rilanciare il territorio in ogni suo aspetto peculiare, sia per progettare la rinascita e la ripresa post-Covid.

Le progettualità e le proposte contenute nel Cantiere Recovery Pistoia sono state presentate ufficialmente dal Delegato Area territoriale Pistoia Città CNA Toscana Centro, Riccardo Castellucci, dal Presidente dell’Ordine degli Architetti di Pistoia Paolo Caggiano e dal Presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale Pistoiese Francesco Mati  al Sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, al Presidente della Provincia Luca Marmo, ai Parlamentari eletti nell’area pistoiese ed ai Consiglieri della Regione Toscana.

Come sottolinea Riccardo Castellucci Area territoriale Pistoia Città CNA: “La drammatica congiuntura economica in corso è piombata sul nostro territorio in continuità ad una decennale fase recessiva. Oggi più che mai dunque la partita di sostegno economico comunitario che arriverà in Toscana è un’opportunità unica e irripetibile per rilanciare il nostro territorio, ma queste risorse presuppongono un progetto di sviluppo adeguato, al quale il nostro gruppo di co-progettazione intende contribuire fattivamente, richiamando con forza la necessità di concentrare tutti gli stakeholders territoriali politici ed istituzionali all’urgente costruzione di un’unica e condivisa piattaforma progettuale, da presentare alla nostra Amministrazione Regionale. Dobbiamo essere insieme responsabili per il futuro delle nuove generazioni, per disegnare un nuovo territorio sciogliendo i numerosi nodi locali che da sempre zavorrano la crescita economica, con azioni facilmente cantierabili in quanto ricordo che il 70% delle risorse UE dovrà utilizzato nelle annualità 2021-22”.

Paolo Caggiano Presidente Ordine degli Architetti Pistoia, precisa infatti che “Abbiamo di fronte un’occasione assolutamente da non perdere e bisogna comprendere che non è più il tempo di manutenzioni e piccoli adattamenti. E’ necessario essere decisi e re-immaginare la città, rimodellando lo spazio e le relazioni tra uomo e ambiente a partire dagli habitat urbani. Dobbiamo mirare alla realizzazione di interventi integrati di efficienza energetica, di mobilità sostenibile, di sicurezza degli edifici, di riqualificazione del patrimonio storico, di qualità dell’ambiente, di bellezza dello spazio. Pistoia necessita anche di un rapido intervento organizzativo di adeguate infrastrutture digitali, avviando il cablaggio in connettività a banda larga. Un piano di strategia energetica, da integrare allo strumento urbanistico, potrà consentire alla nostra città di sviluppare ambiti particolari come ad esempio il Pistoia Innovation Park, un parco dell’innovazione tecnologica che, partendo dalla realizzazione di una nuova struttura per la conservazione dei dati, il Data Center, disegni attorno a sé un territorio digitale, favorendo nuovi metodi di generazione di energia, di trattamento delle acque e dei rifiuti vegetali delle aziende vivaistiche ed anche nuove coltivazioni agricole e allevamento avanzato delle piante.

Per Francesco Mati, Presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale Pistoiese, “Pistoia può trasformare alcune aree oggi degradate in luoghi che favoriscano il benessere, la socializzazione, l’attività all’aperto, nella miglior interpretazione della transizione ecologica. Una serie di aree di svariate dimensioni possono tornare a vivere con giardini non solo belli ma soprattutto utili, sostenibili e innovativi. Progetti “impossibili”?  Direi il contrario, a giudicare dall’interesse riposto negli ultimi tre anni da università e laureandi, con produzione di elaborati che guardano al recupero di queste aree, alla realizzazione di giardini tematici, connettendoli fra loro con percorsi ciclopedonali. Prendere in considerazione una riqualificazione sostenibile, socialmente utile che guarda all’innovazione per una gestione ecologica potrà portare Pistoia ad essere un punto di riferimento internazionale per la tipologia, qualità e gestione del verde pubblico.

Di qui le proposte operative in linea con le 6 missioni individuate nel PNRR, sicuramente non esaustive, sulle quali i co-progettisti si rivolgono alle due principali istituzioni amministrative territoriali, Comune Capoluogo e Provincia, per i necessari atti di condivisione, supporto ed integrazione.

CNA Toscana Centro, il Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia e l’Ordine degli Architetti, intendono promuovere l’innovazione, sempre e ovunque, condividendo le loro esperienze, le loro azioni di resistenza, le loro pratiche di resilienza, imparando le une dalle altre e proponendosi come nuove piattaforme di conoscenza e si impegnano su 3 fronti:

1 – Re-immaginare la città e gli spazi di vita. Non è più il tempo di manutenzioni e piccoli adattamenti, ma dobbiamo essere radicali e re-immaginare la città, ripensando le discipline che ne configurano lo spazio, per accelerare la transizione dalle forme insediative del Novecento a quelle dei tempi che cambiano, rimodellando lo spazio e i cicli della vita delle persone e le relazioni tra uomo e ambiente a partire dagli habitat urbani;

2 – Stimolare il metabolismo circolare, promuovendo un metabolismo non dissipativo, di uso, riuso e riciclo, impegnandosi ad aumentare la consapevolezza della mitigazione e/o adattamento alle emergenze climatiche e del ruolo della biodiversità e di altri servizi ecosistemici nel mantenimento degli equilibri biofisici e socio-economici, accanto all’urgente necessità di migliorare la collaborazione tra i fruitori e le catene di approvvigionamento, agendo per un riciclo programmato invece che in una insostenibile obsolescenza;

3 – Generare Valore, agevolando i partenariati pubblico-privato-società civile per la realizzazione di interventi integrati di efficienza energetica, di mobilità sostenibile, di sicurezza degli edifici, di riqualificazione del patrimonio storico, di qualità dell’ambiente, di bellezza dello spazio.

SCARICA QUI IL DOCUMENTO INTEGRALECantiere_recovery_Pistoia

 

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