Potenza sul federalismo: “IMU: le imprese non possono sopportare altre imposte”

 

PRATO (11.02.2011) –   “L’applicazione del federalismo fiscale a livello municipale si trasformerà in un ulteriore aggravio per le imprese, e i conteggi che abbiamo realizzato ne sono una conferma”. Anselmo Potenza, presidente CNA, mette in guardia sull’applicazione delle nuove imposte locali  che dovrebbero essere introdotte a seguito del federalismo fiscale e dice: “bisogna fare molta attenzione perchè mentre il Paese procede verso il federalismo fiscale che, sulla carta, porterà dei miglioramenti anche a livello di locale e municipale sia in senso federalista che autonomista – penso alla maggior trasparenza e autonomia per Comuni e  enti locali, possibilità di maggior ridistribuzione sul territorio delle imposte pagate, maggior possibilità di controllo e verifica di come le imposte locali verranno utilizzate –  sul piano pratico  la manovra sarà un’ulteriore batosta per le imprese, come dimostrano le simulazioni effettuate dall’ufficio fiscale CNA”.

A preoccupare Potenza è soprattutto la nuova IMU (Imposta Municipale sugli Immobili), la cui applicazione, prevista nel 2014, verrà invece  anticipata e modificata nei contenuti.

In particolarenell’ultima versione del decreto sul fisco municipale, è scomparsa una norma fondamentale che prevedeva un abbattimento pari al 50% della Imu riferita agli immobili strumentali delle imprese. Questa cancellazione nel decreto non è di poco conto perchè sul nuovo testo l’abbattimento non sarà più un obbligo per gli enti locali, ma una semplice “facoltà” che i Comuni potranno decidere se applicare o meno. Il risultato? Un aumento evidente dei costi per le imprese.

Stando alle simulazioni CNA infatti, gli aumenti  impositivi apportati dall’introduzione dell’IMU, rispetto all’attuale ICI, oscillano per un magazzino di piccole dimensioni da 400 euro a 1.257 euro mentre per un negozio, andranno da 188 euro a 591 euro ( la differenza fra minimo e massimo è data dalla facoltà concessa ai Comuni di applicare una aliquota IMU del 0,76% o maggiorarla con un massimo dello1,06%).

Ecco alcuni esempi di applicazione dell’IMU che tengono conto dell’attuale versione della normativa.
Scarica la tabella:
IMU – TABELLA SIMULAZIONE CNA PRATO

 Per questo – conclude Potenza – chiediamo con forza che venga  confermata come NON FACOLTATIVA la riduzione del 50% dell’imposta per gli immobili strumentali e che i tempi di applicazione siano quelli originariamente previsti cogliendo l’occasione della riforme legate al federalismo per migliorare l’efficienza delle  pubbliche amministrazioni riducendo con questo la pressione fiscale per le imprese”.

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